Il viaggio che resta sulla pelle

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Senti il vento caldo che arriva dal mare, il rumore lento dell’acqua sotto una barca di legno, e un sorriso che ti accoglie prima ancora delle parole. Il Madagascar è fatto di terra rossa, cieli immensi, mani tese e sguardi che sanno restare. Una destinazione che non grida, ma entra piano.

Non è solo un’isola. È una promessa di libertà, un ritorno a ciò che conta davvero.

Quella volta non stavo cercando una nuova meta, stavo cercando un ritorno. Il ritorno alla mia Africa.

Sentivo il bisogno di tornare nel posto che mi fa stare bene nel mondo, e il Madagascar mi ha accolto così: senza clamore, ma con un’intensità che non avevo previsto.

Giornate scandite dal mare, da incontri veri, da tramonti che sembrano voler insegnare qualcosa. Ho riso con bambini che non hanno nulla e ti danno tutto. Ho camminato con la pelle salata e la mente sempre più libera. E ho lasciato andare, un pezzo alla volta, tutto quello che non serviva più.

Sono tornata a casa con la consapevolezza che basta poco. Che la felicità può stare in un abbraccio, in un paesaggio che ti toglie le parole, o in una mattina in cui semplicemente ti svegli e respiri meglio.

Ama quello che hai, è quello che mi ha insegnato questa terra e che ti auguro di provare…anche solo per un attimo.

La guida completa è quasi pronta.

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