Il caos che ti insegna la calma, MARRAKECH OLTRE I CONFINI DEL REALE

Chiudi gli occhi.
Senti voci che si intrecciano, tamburi in lontananza, il profumo delle spezie che si mescola alla polvere delle strade.
Marrakech ti prende così: con colori forti, odori decisi, e un ritmo che non puoi controllare.
È viva, è intensa, è travolgente.

E poi, d’improvviso, ti concede un cortile silenzioso, un bicchiere di tè alla menta servito lentamente, un soffio di pace che sembra rubato a un sogno.

Quella volta, Marrakech mi ha rapita e poi mi ha stravolta.
Sono arrivata con la curiosità di scoprire una città piena di colori.
Ne sono uscita con molto di più.

I souk mi hanno avvolta come un labirinto vivo, fatto di contrattazioni, tappeti, tessuti, spezie e sguardi concentrati.
Perdersi era inevitabile, ma era anche il modo migliore per capire.

Fuori, frenesia. Dentro i riad, un’altra dimensione.
Un giorno, in un luogo nascosto tra le viuzze, ho preso il tè in un angolo così silenzioso, quasi fiabesco.
Lì ho pensato: come riescono a gestire tutta questa confusione con tanta serenità?

Il contrasto è ovunque.
Marrakech è una città che pulsa e medita allo stesso tempo.
Un luogo che ti mette alla prova e poi ti abbraccia.

La guida completa è quasi pronta.

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