KENYA, LA MIA PRIMA CRASH… DI VIAGGIO

L’Africa è così: o la ami o la odi, non ci sono vie di mezzo.

Ci sono viaggi che ti cambiano. Altri che ti stravolgono.
E poi c’è il primo amore, quello che ti fa tremare le gambe mentre aspetti di imbarcarti, che ti mozza il fiato davanti a un tramonto infuocato, e che ti resta sotto pelle anche quando torni a casa.

Il Kenya per me è stato tutto questo. Il battito accelerato mentre l’aereo decollava e realizzavo che stavo partendo, per la prima volta, da sola. Sì, per l’Africa!
Le lacrime silenziose davanti a un leone, così vicino da sentire il rumore del suo respiro, la notte insonne nel campo tendato, in mezzo alla savana.
I sorrisi dei bambini che non avevano nulla, ma sapevano ridere con tutto il cuore.
Le strade rosse di polvere, la stessa polvere che rimarrà incollata ai tuoi vestiti (e non solo) e, il blu immenso dell’Oceano Indiano. Mi sono persa tra le strade di Malindi, ho attraversato strade sterrate per raggiungere Lamu a bordo di mezzi improbabili. Qui ho imparato che, a volte, per ritrovarti devi prima perderti.

Così, 10 anni fa, è iniziata la mia storia d’amore con il mondo. E no, il primo amore non si scorda mai.

Lasciati guidare. Forse, sarà anche per te l’inizio di qualcosa che ancora non sai.  

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KENYA IN PILLOLE

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  • L'arrivo all'aeroporto di Mombasa segna l'inizio di un'esperienza indimenticabile in Kenya. Dopo le formalità di sbarco, mi sono messa in viaggio alla vota di Malindi, una pittoresca località costiera nota per le sue spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline dell'Oceano Indiano.

  • Una jeep mi ha portata verso l’interno, direzione Tsavo. La strada? Una danza tra caos urbano e paesaggi che si aprivano come quadri. Dopo qualche ora, ero nel cuore del parco, distrutta ed impolverata ma immersa in una luce rossa e selvaggia.

    Due giorni lontano dalla realtà. Sveglia presto per cercare i "big five", tramonti silenziosi con gli elefanti e notti insonni in tenda ascoltando i suoni della savana. Ho visto da vicino leoni, zebre a pochi metri e una famiglia di elefanti attraversare la strada davanti a me. Qui la vita è semplice e intensa.

  • Partita da Malindi con un bus, sono arrivata su un’isola fuori dal tempo. Niente auto, solo asini e piedi nudi. Lamu è silenziosa e vibrante insieme. Ho letto, scritto, sorseggiato tè, parlato con sconosciuti e mi sono sentita parte di qualcosa di antico e profondo.

  • Rientrando verso Malindi, mi sono fermata ad ammirare una rara bellezza naturale, il suo nome dice tutto: “The Hell’s Kitchen”, ma di infernale non aveva proprio nulla. Una gola di roccia scolpita dal vento e dal tempo, che si apre in un paesaggio surreale e silenzioso. Qui, la natura sembra parlarti sottovoce, tra le pareti color ocra e il cielo che pare più vicino. È uno di quei luoghi che non avevo messo in lista e che invece mi ha colpita.

  • Malindi mi accoglie con le sue spiagge dorate e i tuk tuk colorati. Ho camminato lungo la costa, curiosato tra bancarelle di artigianato e assaggiato frutta tropicale sotto il sole.

  • Ho dedicato le mie ultime ore di relax a Malindi, pronta a riprendere il volo verso casa con il bagaglio di sabbia e cuore pieno di emozioni. Il Kenya mi ha regalato il mio primo amore di viaggio. Non l’ho più dimenticato.

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